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  • 26.06.2023

Olio di Palma: bollino rosso o giallo?

Da qualche tempo, anche nel nostro spazio, era emerso il tema dell’impiego dell’olio di palma. Ora intendiamo iniziare ad affrontare, sempre con approccio scientifico, la materia.

 

Premetto che l’articolo che state leggendo non avrà alcuna conclusione definitiva, per il semplice motivo che non è possibile, per me, dare una risposta finale. Credo sia molto utile capire come la nostra comunità concepisce e giudica i dati che intendo esporvi.

 

L’olio di palma si estrae da questi frutti:

olio di palma frutti

[Image by tk tan from Pixabay]

 

Siccome le palme sono alte, la raccolta è difficile e quindi, attraverso vari incroci e manipolazioni genetiche, si sono ottenute palme nane che facilitano lo sfruttamento agrario delle piantagioni. L’immagine seguente rappresenta una coltivazione di palme a basso fusto.

 

palme a basso fusto

[Image by allPhoto Bangkok from Pixabay]

 

Queste sono le aree geografiche in cui viene coltivata la Palma oleosa e i volumi di olio immessi sul mercato mondiale ogni anno:

Maggiori produttori mondiali
(Fonte: USDA PSD Online) Espressi in 1000/Tons

Indonesia 36.780
Malesia 22.150
Thailandia 2.180
Nigeria 1.300
Colombia 1.216
Papua New Guinea 556
Ecuador 630
Honduras 520
Guatemala 477

 

Si potrà facilmente notare che si tratta di paesi poveri, in alcuni casi addirittura sottosviluppati, in cui i salari sono bassissimi e la manodopera non è detto che sia qualificata.

Qui invece i dati dell’importanza dell’olio di palma in confronto ad altri oli commestibili:

 

Produzione mondiale oli (fonte: RSPO):

Olio di Palma 39%
Olio di soia 27%
Olio di colza 14%
Olio di girasole 10%
Olio di arachidi 4%
Olio di cotone 3%
Olio di cocco 2%
Olio di oliva 1%

 

L’olio di palma è, dunque, la sostanza più importante a livello mondiale: rappresenta un valore abbondantemente superiore ad un terzo del totale. Nessun’altra coltivazione fornisce lo stesso rendimento di sostanza oleosa per ettaro coltivato. E’ fondamentale per l’alimentazione umana ma molto meno per l’industria delle materie prime cosmetiche e della detergenza. Il problema è che la coltivazione della Palma oleosa implica un notevole sfruttamento dei contadini, che guadagnerebbero meno di un dollaro al giorno (Fonte: Fair Trade USA analysis of a copra and palm supply-chain in the Philippines),

 

Problemi legati all’olio di palma

 

In realtà, è stato dimostrato che l’olio di palma non ha alcun problema, neppure a livello alimentare se utilizzato tal quale o decolorato. Solo se la sostanza grassa viene sottoposta ad elevate temperature e per molto tempo, ad esempio nella frittura, si possono formare sostanze pericolose, molte più di quelle che si formerebbero con altri oli. Questo è stato dimostrato.

 

Fatta questa premessa, ognuno di noi dovrebbe rispondere alle seguenti domande:

 

 

No

1)      Il vero ed unico problema dell’olio di palma è che viene deturpato l’ecosistema delle aree in cui viene coltivato.

 

 

2)      Combattendo la produzione di palma, si interviene nell’equilibrio alimentare mondiale. E’ giusto?

 

 

3)      La quota di palma destinata all’industria cosmetica e detersivistica è significativa?

 

 

4)      Oggi i contadini filippini sono sfruttati (0,29 $/die). Se non si producesse più olio di palma, non avrebbero nemmeno quel reddito. E’ giusto?

 

 

5)      L’uso in emulsioni cosmetiche è sicuro. Si deve quindi utilizzare?

 

 

6)      Che semaforo vorreste per un derivato della palma?

VV

V

G

R

RR

 

Io, come vi avevo preannunciato, non sono in grado di rispondere a tutte le domande e quindi vorrei raccogliere le vostre idee. Nel forum c’è un 3D dedicato dove potete rispondere, indicando semplicemente il numero della domanda e la risposta.

 

Grazie mille

Fabrizio Zago

Licenza Creative Commons

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