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VITAMINA C

VITAMINA  C  (ACIDO ASCORBICO)

 

 

Domanda

Da qualche tempo subito dopo essermi lavato il viso sto utilizzando 5 gocce di cebion sul viso, massaggiando con i polpastrelli, prima di mettere una buona crema idratante.
Non è lo stesso effetto degli autoabbronzanti, ma rimane più naturale. Essendo pallido mi vedo il viso più sano. Sembra migliorare la circolazione essenzialmente, per almeno mezza giornata.
Il mio dubbio riguarda l'azione schiarente della Vit. C
Ho avuto modo già  di parlartene e mi hai tranquillizzato sull'effetto schiarente della suddetta vitamina, ti chiedo:  sono troppe 5 gocce di Vit.C sul viso?
E' vero che non andrebbe fatto tutti i giorni?

Ma non sarebbe forse meglio usare la vitamina C in forma liposolubile ?  In 100 ml di coco-caprylate  sciogliere 1 grammo di ascorbyl palmitate e usarne poche gocce ?
Immagino che queste due sostanze una volta mischiate portino a un prodotto veramente stabile perché usando poche gocce al giorno, 100 ml durano vari mesi.

Oppure si potrebbe preparare al momento la soluzione acquosa al 3%, per 100 ml di acqua , 1 grammo di acido ascorbico  e 2 grammi di bicarbonato di potassio e usarla in pochissimo tempo altrimenti la vitamina C  si ossida ?

Risposta

Sì! Più o meno quelle sono le percentuali.
Ma io rimango scettico sulla stabilità in acqua della vit. C, molto scettico. Quindi io farei una soluzione estemporanea tutte le volte che mi serve. Mentre la soluzione oleosa suggerita , ha un tempo di vita molto lungo, quindi può essere formulata in quantità relativamente grande ed usata un po' alla volta.

 

Domanda

Ho provato questa soluzione con acido ascorbico puro in polvere in acqua oligominerale molto leggera (per fare prima, che quella distillata da ferro da stiro andrebbe preventivamente bollita per una ventina di minuti almeno, o in pentola a pressione) alle dosi suggerite. L'ho applicata su mani, piedi, braccia, viso, palpebre e collo lasciandola asciugare all'aria, senza salvietta, e poi su pelle perfettamente asciutta ho idratato con una crema. La frequenza del trattamento immagino sia soggettiva: se si ha la pelle particolarmente sensibile, probabilmente è consigliabile un uso alterno, o bisettimanale; altrimenti giornaliero, se la pelle reagisce bene.

Detergo sempre bene la pelle prima di applicare la soluzione, attendo che si esaurisca l'effervescenza prima dell'uso, inoltre non uso mai cucchiaini o contenitori di metallo, solo vetro e plastica. Se mi accorgo che 1 grammo di ascorbico è troppo, perchè magari mi irrita,riduco la dose mantenendo sempre le stesse proporzioni per 100 ml di acqua: ad esempio, 1/2 grammo di ascorbico, 1 grammo di potassio.

Vorrei sapere da Fabrizio se la soluzione acquosa di vitamina C va applicata sempre unicamente PRIMA della crema idratante, mai DOPO? E se sì, perché?

 

Risposta

Perché se la metti DOPO la crema, la povera vitamina C troverà, sulla sua strada, una barriera formata dalla crema e quindi funzionerà meno o nulla. Ergo la vit. C va applicata PRIMA di qualsiasi altra cosa.
Seguito domanda

Ne supponevo una diminuzione dell'efficacia in effetti. Però mi resta un dubbio: nel frattempo ho comunque provato a metterla dopo (a mo' di tonico, per tamponare una crema idratante troppo corposa), e nel giro di qualche minuto il mio viso ha assunto una colorazione decisamente più scura, (molto gradevole, peraltro), come dopo un autoabbronzante. Tale effetto però non si manifesta mai con quell'intensità, applicandola prima. Dunque deduco che l'ossidazione sia molto maggiore, usandola dopo la crema, per cui sospetto che non si tratterebbe di una semplice ed innocua neutralizzazione dell'efficacia ma di un vero e proprio effetto collaterale, negativo per la pelle. O no?

Risposta

Hai capito tutto. Le tue ipotesi sono assolutamente sottoscrivibili.

 

Domanda

Riferendomi a questo intervento alquanto esaustivo e chiaro sulla vitamina C e sulle sue modalità di preparazione e applicazione <<sotto forma di polvere ha una lunga durata, mentre una volta sciolta in acqua, l'acido ascorbico degrada in breve tempo. Ergo conviene prepararne sul momento la quantità che se ne utilizza in una singola applicazione. Nel mio caso, mi sono trovato bene con 0,12g di acido ascorbico sciolto in 8g di acqua distillata. Conviene usare la forma distillata perché l'acqua del rubinetto potrebbe avere dei metalli che interferiscono con l'acido. Probabilmente va bene anche un'acqua oligominerale.  La vitamina C è termolabile, quindi, chiaramente, l'acqua in cui la si inserisce deve essere a temperatura ambiente. Il dosaggio consigliato per ogni applicazione è 0,09g÷0,25g. È chiaro che per misurare simili quantità, bisogna dotarsi di un bilancino di precisione con sensibilità 0,01g (dacché si usano per pesare oro e altri metalli preziosi, si trovano facilmente nei negozi di oggetti vari, anche dai cinesi). Si può usare anche un bilancino con sensibilità 0,1g: usare 0,1g di acido ascorbico è comunque una valida approssimazione, rientrando nel range consigliato di cui sopra. 
Si tratta pur sempre di un acido, quindi è da valutare soggettivamente se la pelle reagisce bene o meno all'applicazione. Se la pelle manifesta qualche lieve segno di sofferenza, si può provare a diminuire la concentrazione, usando meno acido ascorbico o aumentando la quota d'acqua (fino a 20g). Se i segni di sofferenza della pelle sono più importanti e non vanno via in brevissimo tempo, è chiaro che la propria pelle non gradisce il trattamento, e bisogna sospenderlo subito. L'attività antiossidativa della vitamina C applicata alla pelle pare duri per 3 giorni, ergo conviene praticare l'applicazione appunto un giorno sì e due no.

Per quanto riguarda le modalità di applicazione, io preparo la soluzione in una piccola terrina, dove immergo insieme attaccati due dischetti levatrucco, che assorbono la soluzione per intero. Con gli stessi, mi tampono il viso con delicatezza finché sono quasi asciutti.
Riguardo l'acqua, io uso l'acqua distillata presa in farmacia. Mi sembra la soluzione ideale.
L'acqua demineralizzata (quella del ferro da stiro) va bene pure, ma sebbene sia privata dei minerali, non ci dà alcuna garanzia circa l'assenza di batteri/virus. Ergo, prima di usarla, conviene secondo me bollirla per almeno cinque minuti.
La mia pelle è mista, sensibile-reattiva con tendenza couperosica.  Eppure con l'ascorbico non ho avuto problemi.

Se si inserisce più acido ascorbico esso continuerà a sciogliersi fino a saturazione della soluzione. Quando l'acqua (il solvente) sarà piena di ascorbico (il soluto), questo inizierà a depositarsi. Di una soluzione così "carica" di ascorbico, penso non puoi fartene nulla, a meno che non vuoi farti intenzionalmente del male.
0,12g di ascorbico in 20g di acqua distillata va bene. Se la pelle reagisce bene, si può calare la quota d'acqua, fino a 8g, che è la quantità "giusta" d'acqua per non avere rimanenze.
Se l'acido ascorbico è di grado alimentare, deve essere riportato in etichetta. L'acido ascorbico non è una sostanza da aggiungere con leggerezza negli alimenti. Un eccesso di vitamine (ipervitaminosi) ha conseguenze gravissime per l'organismo. Quindi, se ci tieni alla salute, usa l'ascorbico nelle dosi previste e dopo la data di scadenza ci si sbarazza della giacenza cercando di inquinare il meno possibile

A volte faccio una soluzione più "abbondante", 0,20g di ascorbico in 40g di acqua; la infilo in uno spruzzino e lo uso come doposole; dopo mezz'oretta, eventualmente applico anche una generica crema corpo/aloe/olio/quello che capita.> >

chiedo se questa seconda soluzione acquosa che a me sembra più facile da ottenere perchè fatta esclusivamente con acqua e acido ascorbico in polvere, anche se poi diventa complicato dosarla per via del bilancino di precisione, rispetto a quella precedente che ha più ingredienti e 100 ml per il viso li trovo sprecati,  sono entrambe da valutare positivamente anche a riguardo della facilità d'uso?

Risposta

Penso che le tue riflessioni siano corrette. La seconda ipotesi va bene ma ci si deve attrezzare mentre la prima rappresenta uno spreco enorme ma alla fine sono praticamente la stessa cosa.
Rimane solo la constatazione che la Vitamina C si scassa molto velocemente e quindi non c'è altro modo che scioglierla ed usarla subito.
Se questo è un guaio non c'è dubbio che gli effetti cosmetici dell'acido ascorbico sono portentosi.

 

Domanda

Considerando la facile deperibilità dell’acido ascorbico ( per cui sono da preferire le bustine monodose, altrimenti, se per risparmiare si sceglie il barattolo di platica da 250 gr. facendo attenzione a conservarlo all’asciutto e ben chiuso e adottare una serie di accortezze ,quali travaso in barattolini più piccoli, scuri e ben asciutti per l’uso quotidiano), interessata all'uso di questa vitamina sul viso, ho optato per la soluzione oleosa, 10 gr di ascorbyl palmitate in 100 ml di coco-caprylate, rispetto a quella estemporanea con acqua, mi sembra più facilmente gestibile,  chiedo cortesemente a chi la conosce come va applicata, sempre dopo detersione e prima della crema, indifferentemente di mattina o di sera, ogni giorno o di tanto i tanto, anche in questo periodo estivo? Inoltre mi sorge un dubbio, si può creare dipendenza, cioè nel caso si sospenda, la pelle ne risente ?

Risposta

Ma io la vit. C la userei quando ne sento il bisogno e non come una cosa routinaria. Se sento la pelle stanca, asfittica, gli do' una botta di vita con la vitamina e punto.
Seguito domanda

A parte questo uso,  ci sono ulteriori modi per utilizzare  queste due sostanze, il coco-caprylate e l'ascorbyl palmitate ?

Risposta

Prendi del sale grosso e lo bagni con l' emolliente e la vitamina C ma poca. Lo metti in un barattolo e lo usi come scrub per la pelle. Ineguagliabile!

 

Domanda

Ti chiedo se il procedimento è corretto : detergo il viso e collo, poi su pelle umida applico lo scrub, fatto con sale grosso, bagnato con olio di vinaccioli (non il coco-caprylate per evitare bruciori) e una puntina di vit.C in polvere, lo tengo qualche minuto e mi risciacquo con sola acqua, poi asciugo e su pelle asciutta passo l'idratante.  Potrebbe andare ?

Risposta

Modus operandi ottimo. Continua così.

 

Domanda

Vorrei un parere su questo siero trovato in rete?
"1 gr acido ascorbico, 4 ml acqua distillata, 5 ml glicerina vegetale. Sciogliere benissimo l'acido ascorbico nell'acqua, non deve restare neppure un granello. Quando la soluzione sarà limpida come l'acqua aggiungere la glicerina, agitare bene. Versarlo in una boccetta scura e tenerla in frigo per circa 10 giorni"
La mia perplessità è legata all'utilizzo della glicerina e alla possibile ossidazione sulla pelle: considerando che l'idratante vada applicato sempre e solo dopo che la soluzione acquosa con la C si sia asciugata. Forse però la glicerina per sua natura non va considerata alla stessa stregua di una crema idratante?

Risposta

No, la glicerina NON deve essere considerata come una crema idratante. La glicerina è solo un ottimo umettante e trattiene l'umidità sulla pelle. Niente di più. Tornando al prodotto proposto io continuo a sostenere la tesi della doppia applicazione ma si potrebbe considerare anche questa proposta e testarla, non è da escludere a priori.

Seguito della domanda

Allora lo proverò con riserva, osservando attentamente la colorazione della pelle in seguito all'applicazione e sperando che non viri all'aranciato - segno inequivoco di ossidazione -, come mi accadde quando applicai la soluzione acquosa subito dopo l'idratante.

 

Domanda

Non ho trovato sul biodizionario l'ascorbyl palmitate

Risposta

L'ascorbyl palmitate è una forma della vitamina C più stabile e quindi più semplice da usare in cosmetica.

Domanda

Vorrei chiedere che cosa facesse effettivamente ad una persona un ingrediente OGM nello shampoo, ho trovato questo shampoo che volevo utilizzare una volta al mese dopo essermi fatto il mio Bell’impacco di cassia brahmi e kapoor kachi, lo volevo proprio perché descritto come un idratante intenso, ecco l inci e la descrizione dal sito Ecco-Verde.it
Questo ricco shampoo è stato specificatamente progettato per capelli fortemente danneggiati e colorati. Deterge delicatamente e garantisce una cura ed una protezione complete. L'ingrediente principale è l'estratto di camemoro (pianta appartenente alla famiglia delle rosacee), che possiede un alto contenuto di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. Inoltre le vitamine PP, A e C assicurano una riparazione del capello dall'interno verso l'esterno ed una rigenerazione delle cellule, oltre a stimolare la crescita e rendere i capelli più sani e corposi. L'alto contenuto di vitamina C presente nel camemoro, ha effetti antiossidanti e protegge contro gli impatti ambientali nocivi. La lucentezza naturale viene ripristinata, mentre gli estratti di salvia e rosa canina conservano l'umidità, rendendo i capelli morbidi e contrastando la loro rottura. Dopo ogni applicazione, i capelli saranno rinforzati e la loro crescita stimolata.
Antiossidante
Stimola il rinnovamento cellulare
Protegge contro gli impatti ambientali nocivi
Assicura naturale lucentezza 
Senza glicoli, oli minerali e parabeni
Privo di PEG, SLS e SLES
Per capelli gravemente danneggiati
Riparazione intensiva e nutriente
Modo d'uso: applicare il prodotto sui capelli bagnati e massaggiare delicatamente, quindi risciacquare.

Ingredienti
Ingredients (INCI): Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Coco Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Benzyl Alcohol, Parfum, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Hippophae Rhamnoides Fruit Oil*, Hydrolyzed Wheat Protein, Citric Acid, Helianthus Annuus (Sunflower) Seed Oil*, Rubus Chamaemorus Fruit Extract, Rosa Canina Fruit Extract*, Salvia Officinalis (Sage) Leaf Water*, Phospholipids (and) Glycine Soja (Soybean) Oil (and) Glycolipids (and) Glycine Soja (Soybean) Sterols, Pinus Sibirica Seed Oil Polyglyceryl-6 Esters, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Dehydroacetic Acid, Citral, Limonene, Linalool.
* organic
Come potete vedere la soia è sicuramente OGM, non dà alcun problema all utilizzatore?

Risposta

La ricetta che hai postato è esattamente l'esempio di ECOFURBO che proprio non ci piace. Vedi è perfettamente inutile dire che il prodotto non contiene SLS quando poi, in INCI si legge la presenza di Sodium Coco-Sulfate che è appunto uno SLS. Se il produttore vuole ci vediamo davanti ad un giudice e vediamo che ha ragione. Sempre in presenza di un giudice chiederei anche quanta Vitamina C c'è in questa formulazione visto che a me (ed a quasi la totalità dei cosmetologi) non è mai riuscito di farla sopravvivere più di qualche giorno.
Ci sarebbero molte altre osservazioni da fare ma sono stanco di questi menarrosti e credo veramente che la cosa migliore da fare sia di portarli davanti ad un giudice, non sto scherzando.
Riguardo alla tua domanda specifica "che cosa facesse effettivamente ad una persona un ingrediente OGM nello shampoo" la risposta è "assolutamente nulla". Nei cosmetici non c'è il DNA (modificato o non modificato) della pianta ma solo il suo olio. Quello che preoccupa della agricoltura OGM è che si sta perdendo la biodiversità e quindi evitare l'acquisto di prodotti contenenti sostanze derivate da OGM è certamente necessario.

 

Domanda

Mi hanno proposto un nuovo trattamento per la pelle a base di elementi base: vitamina E per ristrutturare a fondo la pelle, vitamina C e acido ialuronico per nutrirla, ogni composto in confezioni monodose per evitare conservanti nella preparazione.
Il discorso e' interessante ma ho un dubbio sugli ingredienti: la vitamina E, come anche la C, sono veicolate nei seguenti elementi:
- C: cyclopentasiloxane, ascorbic acid, dimethicone crosspolymer, dimethiconol, c12-15 alkyl benzoate, *methyl methacrylate/clycol dimethacrylate crosspolymer, *bht (* ingredienti a concentrazione <1%)
- E: cyclopentasiloxane, dimethicone crosspolymer, tocopherol helianthis annuus seed oil, c12-15 alkyl benzoate, BHT (<1%)

quindi direi nei siliconi mentre l'acido ialuronico e'

- acido ialuronico: aqua, c12-15 alkyl benzoate, triisostearin, glycerin, sodium polyacrylate, diglycerin, olea europaea oil unsaponifiable, oryza sativa, bran oil, potassium cetyl phosphate, caprylic/capric triclyceride, clyceryl stearate, caprylyl glycol, cetyl palmitate, phenetyl alcohol, hydrolyzed hyaluronic acid, parfun, ethylhexylglycerin

Quindi, da quanto ho capito nelle mie letture, le vitamine sono veicolate nei siliconi di tipo volatile, ma e' cosa buona o cattiva? Il termine "volatile" mi lascia perplessa: come puo' una "plastica" evaporare? Ci sarebbe un altro modo per veicolare queste vitamine nella pelle? 

Risposta

Il mio parere è molto negativo. I siliconi, volatili e non, sono perfettamente non biodegradabili. Emeriti dermatologi dicono che soffocano la pelle e insomma non vanno bene.
Certo che le vitamine possono essere veicolate in altri modo che non dai siliconi.

 

Domanda

Nella descrizione di un siero viso viene riportato che contiene siliconi per mantenere la stabilita' del prodotto, che contiene vitamina c. Ma e' vera questa affermazione? E' per evitare l'ossidazione? Non ho inci ma viene indicato un 10% di vitamina c. E' una castroneria o bisogna accettare questi compromessi in certi casi?

Risposta

Ho troppi pochi elementi per dire o immaginare come stanno le cose. Di una cosa sono certo e cioè che la vitamina C è la più instabile delle vitamine e che basta pochissimo per degradarla. Se questo è vero, ed è vero, bisogna capire che ragionamento ha fatto il formulatore. Probabilmente ha "annegato" la Vit. C in silicone così la "separa" dall'aria e quindi dall'ossidazione. Il ragionamento sta in piedi peccato che per ottenere i suoi obiettivi abbia usato una pessima sostanza. Perché non ha provato usando un olio vegetale? O un estere sempre da fonte rinnovabile?
Perché è più "comodo e semplice" usare un silicone. Il formulatore è pigro.

Domanda

Avrei bisogno di chiederti se secondo te la vitamina C è meglio mettersela sul viso (ovviamente con i giusti procedimenti) o è meglio assumerla via orale? Io faccio alcuni periodi ad assumerla per bocca, anche se non so bene se sono esatte le dosi, ne sciolgo una punta di cucchiaino nell'acqua due - tre volte al giorno. Va bene o devo cambiare qualcosa?
Risposta

Non so cosa dirti. Una punta di cucchiaio è una unità di misura piuttosto approssimativa, non conosco l'UI della vitamina che utilizzi. Insomma non so nulla e quindi non posso rispondere. Quello che so è che la vitamina C è molto instabile e che quindi l'applicazione sulla pelle può fare molto poco perché dura poco. Diverso è il meccanismo per os ma siccome questa non è più cosmetica ma altro, mi astengo.

 

Domanda

Allora se mi faccio la bottiglietta da mezzo litro con la vit C e la bevo durante la giornata sbaglio di grosso! ahimè!peccato perchè era gradevole..

Risposta

La vitamina C è delicatissima. La Roche ha fatto la sua fortuna con una vitamina C in pastiglie che si sciolgono in acqua e che si beve subito. Io ho provato a fare delle creme con la C usando anche soluzioni molto sofisticate ma dopo qualche giorno non ce n'era più.
Io ti consiglio di farti le tue bevande salutari al momento

 

Domanda

Nelle farmacie la vitamina c non la trovo pura, trovo solamente quella delle grandi marche con l'aggiunta di altre sostanze ed eccipienti vari che non potrei assumere, quindi mi chiedevo come mai non viene venduta anche pura o si trova pura è davvero raro e costa tanto. Anche perché tra i vari eccipienti delle diverse grandi marche ce ne sono di cancerogeni se non sbaglio, come la saccarina o altri edulcoranti, mi sbaglio? Mi pare anche di aver letto da qualche parte che la vitamina c arriva dalla Cina... 

Risposta

In realtà mi dovresti fare la lista delle cose che NON arrivano dalla Cina. Ma a parte questo non è vero che l'unica fonte sia cinese, ci sono importanti produttori sia in Europa che negli USA.
La vitamina E sintetica costa sui 50 euro al chilogrammo per uso industriale cioè per chi la compera dal fornitore e la inserisce nei suoi formulati. Quella di origine vegetale costa il doppio. Ora io dico che se anche i vari intermediari volessero straguadagnare la si dovrebbe trovare sul mercato del prodotto finito a 200 euro il kg. Capisco che è molto ma è anche vero che il corpo umano adulto necessita di 10 mg al giorno di vitamina E quindi con un chilogrammo vai avanti per 2740 anni circa !!! Ti assicuro che a quell'età (io te lo auguro ovviamente) ma difficilmente ci arrivi. Il costo così calcolato rappresenterebbe un investimento di 7 centesimi al giorno, sopportabile no? 

 

Domanda

Sto qui da due giorni e ancora non mi viene in mente nemmeno un prodotto che non arrivi dalla Cina... ma non so se possiamo esserne felici (a parte la felicità di chi importa quei prodotti) 
Che ossessione con 'sta Cina! Ma se io non volessi un prodotto cinese? E poi mi chiedo: ma costa tanto produrla in Italia? Non mi sembra qualcosa di tanto laborioso o difficile da produrre e comunque 

Risposta

Arriva dalla Cina perché costa infinitamente meno che prodotta in occidente.
Ma questo, assolutamente OT, impone anche un'altra riflessione: ne parlavo con un distributore di phon per asciugare i capelli. Prima aveva un fabbrica che produceva i phon, li progettava e li vendeva. Poi ha visto che poteva benissimo continuare a progettarli in Italia e farseli produrre in Cina. Adesso anche la progettazione è Made in PRC.
Si potrebbe pensare che non è cambiato nulla ma non è vero! Se fra qualche anno una persona dicesse: "non mi interessa il costo, lo pago anche 100 euro, ma voglio un phon fatto in Italia", ebbene non troverebbe nessuno, proprio nessuno in grado di soddisfare questa richiesta. Quindi non ci stiamo privando "solo" della manodopera necessaria per produrre delle cose, ma anche della conoscenza per produrle. Questo è gravissimo molto di più della chiusura di una fabbrica (evento drammatico comunque) perché stiamo abolendo il futuro, stiamo segando il ramo su cui siamo 

 

Domanda

Giusto,  Fabrizio Zago, ma chissà perché poi siamo impotenti a porvi rimedio ad un disastro simile. 
Di fatti, tornando alla vitamina C, se quella venduta nelle farmacie proviene dalla Cina, debbo pensare che anche quella venduta dalle grandi industrie e, a maggior ragione, quella venduta online è cinese. Quindi tutti fanno il loro business, dalla grande industria alla piccola dittarella che vende in rete, alla faccia della salute. Tutti arricchiti, tutti contenti, ma un po' tutti ammalati!
Se è ri-saputo che nulla di ciò che si produce in Cina è sottoposto a rigidi controlli nella produzione e che pur di abbattere qualsiasi concorrenza sul mercato i produttori sono disposti a vendere di tutto. Si legge spesso sui quotidiani che vengono molte volte sequestrati prodotti ed anche alimenti di origine cinese, allora mi chiedo: Perché gli Stati europei, l'Italia, Il Ministero della Salute non intervengono a porre rimedio, dei seri divieti ? E' più importante la salute o lasciar arricchire chi brama avidamente l'arricchimento senza scrupoli ?
C'è presenza di una certa quantità di metalli pesanti in questa vitamina, ma dalle analisi effettuate si assicura che è "nella norma". Mah, forse sono ignorante, ma "nella norma" per me dovrebbe significare "assenza" o "tracce insignificanti" di "qualche" sostanza (non di una bella lista) potenzialmente tossica. Per non parlare dei contenitori e dei materiali usati per l'imballaggio durante il tragitto, ecc..
Io non so più in che razza di mondo viviamo!
Chiedo scusa, ma sono davvero indignata e disgustata ...

Risposta

Non sono assolutamente un esperto di questa materia.
Per quanto mi riguarda penso che si tratti di livelli molto elevati e che io, con quei valori lì non assumerei la sostanza

 

Domanda

La certificazione "vitamina C DSM" tutela effettivamente? Cioe' certifica la vera produzione europea o può nascondere un'importazione, seppur maggiormente controllata? 
Per controllare la presenza di metalli pesanti si deve chiedere qualcosa in particolare al momento dell'acquisto o ci deve essere un'analisi  obbligatoriamente allegata ?

Risposta

A pensare male di solito ci si azzecca, questo è (purtroppo) verissimo. Conosco molte certificazioni che lasciano passare di tutto e che anzi non controllano nulla, ma prendono i soldi.
Ne conosco una, del nostro settore, che lascia utilizzare conservanti che cedono formaldeide !!!! Occhio che gli ecofurbi sono sempre di più e non tralasciano neppure di occuparsi, da perfetti imbecilli, anche di marchi storici e gloriosi ma caduti in basso per la stupidità di chi li gestisce (e non pagano mai).
Dopo questo doveroso sfogo io non ho nulla contro la certificazione a cui tu ti riferisci e quindi non ho motivo di dubitare.
Per i metalli pensanti non ho idea di cosa preveda la Norma vigente, ma io semplicemente chiederei al fornitore di farci vedere i certificati di analisi relativi ai metalli pesanti.

 

Domanda

La vitamina C è risaputo possiede una azione schiarente e levigante e non ha effetti collaterali particolari. Io ho della vit.c in polvere e mi sta anche per scadere... come potrei prepararmi uno spray? e cosa altro potrei farci?

Risposta

Sì che ha proprietà schiarenti, quello che serve ora è provare

 

Domanda

Alcuni consigliano la vit. C di sera ( pare possa dare problemi di fotosensibilizzazione) e la Vit. E al mattino.

Risposta

Non credo l'acido ascorbico sia fotosensibilizzante, anzi in teoria protegge la pelle dallo stress ossidativo provocato dall'esposizione solare: ovviamente, non è in alcun modo un filtro solare

 

Domanda

Che possibilita' c'e' che un siero alla vitamina C interagisca poi con il make up minerale? Il dubbio sorge perche' spesso si trovano ossidi di ferro nel mmu, pero' in teoria cosi' i sieri alla vit C dovrebbero interagire con molti cosmetici decorativi, o no ?

Risposta

Il problema secondo me è addirittura a monte. Voglio dire che preparazioni contenenti Vitamina C in forma liquida o in emulsione non sono mai riuscito a farle perché la vitamina si scassa subito (il massimo che ho ottenuto sono 6 mesi, ridicolo).
C'è una nota casa di vitamina C che propone il suo prodotto in un tubo di alluminio con tappo che contiene un assorbente di umidità e questo è il solo modo (prodotto secco e niente umidità) per far arrivare al povero/a influenzato la sua dose di Vitamina C.
Insomma secondo me, se non mi sono perso una puntata, di vitamina C non ce n'è già più quando arriva a contatto col make-up minerale.

 

Domanda

Pinnel dieci anni fa diceva che l'effetto antiossidante della vitamina C permane addirittura tre giorni sulla cute.
Che ne pensi?

Interessante, ma comunque il dubbio si sollevava dal momento che preparazioni liquide di vit C sono una spignattata molto comune, e l'uso del mmu sta diventando piuttosto comune fra le stesse persone che lo fanno. In questo caso di vit. c attiva ce ne dovrebbe essere abbastanza, credo.

Risposta

Adesso la questione diventa complicata.
In effetti la stabilità maggiore della vitamina C si registra quando si riesce a farla entrare nei cristalli liquidi che si trovano all'interfaccia del sistema olio/acqua delle emulsioni. Più grande è la quantità di cristalli liquidi più la vitamina C si dispone su quest'ultimi e ne viene "protetta". 
Questa situazione è classica della pelle umana cioè il corpo umano è talmente bravo da mettere a disposizione strutture di questo tipo che proteggono ed in qualche modo forniscono una "cessione controllata" della vitamina C nel tempo.
A me tre giorni sembrano tanti ma è assolutamente possibile che questa cosa sia vera mentre continuo a credere che il preparato cosmetico abbia notevolissime difficoltà ad essere stabile nel tempo.

 

Domanda

Quindi, se non ho capito male, la vitamina C del cosmetico penetra subito e non dovrebbe influire con un po' di polvere spennellata in superficie, anche perchè l'umidità dell'epidermide è bassissima (10%).Quindi creare la versione cremosa del fondotinta mmu con un fluido alla vitamina c è inutile e o dannoso? Può creare reazioni alla pelle ?

Risposta

No, la vitamina C si scassa ma non dovrebbe produrre sostanze dannose.

 

Domanda

Quindi sotto qualsiasi forma si "scassa"?, sia che sia Sodium ascorbyl phosphate che ascorbyl phosphate? 
(scusami per le tante domande ma sono curiosa e vorrei un quadro più chiaro)...
Praticamente è come se mettessi "acqua fresca" insieme al mmu se non ho capito male quindi, è corretto?

Risposta

No, ogni forma chimica derivata dalla Vit. C ha una sua dinamica molto diversa di "scassamento". Quando dico vitamina C dico acido ascorbico e punto! Lui si rompe subitissimo. L'ascorbyl phosphate, ad esempio, invece è molto più stabile.

Domanda

Quindi tu ti riferisci solo "all'ascorbic acid"...
Nella mia crema è presente sia il sodium ascorbyl phoshate sia l'ascorbil palmitate che il magnesium ascorbil phophate e se non sbaglio sono diverse forme di vitamica C. Queste insieme hanno durata breve per una miscela col mmu o resistono?

Risposta

Le forme che hai descritto di vit. C sono abbastanza resistenti. Tuttavia segnalo che la Legge si occupa di questo aspetto. Se un principio attivo a cui si fa risalire l'efficacia del prodotto si degrada nel tempo, è necessario indicare la data di scadenza del prodotto stesso (da non confondere con il PAO).
Se la ditta che produce la tua crema è una ditta seria e con un laboratorio altrettanto serio vedrai che i test li hanno fatti ed hanno stabilito la durata del cosmetico. Se invece l'ha fatta un profano, beh allora….

Segue domanda

La ditta è serissima e recensita benissimo da molti esperti in campo cosmetico.., mi limito a scrivere solo questo 
l'idea del miscuglio della crema alla vitamina C e mmu, nasce, e a quanto ho visto in giro non sono l'unica, dal fatto che molte di noi, sono "terrorizzate" per la probabile azione ossidante che il trucco minerale dovrebbe avere a contatto con la pelle... e che quindi potesse essere contrastata, appunto, da un'antiossidante come la vitamina c... ma quanto c'è di vero? Anche perché credo, se così davvero fosse, tutti i cosmetici possono ossidare.. data la presenza degli stessi ingredienti ( più schifezze varie) in tutti gli altri cosmetici, sbaglio?

Risposta

Non sbagli affatto

 

Domanda

Ho trovato la ricetta del tonico fai-da-te a base di vit. C  ed ho pensato di sperimentarla: 4 o 5 gocce di Cebion* (flacone da 10 ml; 100ml contengono: principio attivo acido ascorbico g 10- eccipienti glicerolo e acqua depurata) su di un dischetto di cotone bagnato d'acqua e strizzato.
Lo scopo sarebbe quello di ottenere sulla pelle l'effetto antiossidante (della durata pare di tre giorni) provocato dalla vitamina C.
Esperimento: subito dopo l'applicazione del tonico sul viso ho avvertito un lieve bruciore che è durato almeno una ventina di minuti, poi ho steso la mia solita crema eco-bio.
Conseguente dubbio: avendo letto che bisogna prestare particolare attenzione all'uso della vit.C  perchè fa “peeling chimico", mi chiedo se possa avere qualche controindicazione, alla lunga, usare questo tonico e per quanto tempo massimo (giorni, settimane, mesi...) sia consigliabile ricorrervi, magari a cicli, per ottenere l'effetto antiossidante sperato senza incorrere in rischi per la pelle..

Risposta
secondo me il pizzicore non è dovuto ad un peeling da vitamina C, sono piuttosto gli eccipienti della pastiglia che ti danno fastidio. Per friggere la pastiglia ha bisogno di un acido e di una base che reagiscano tra loro. E' come quando ci prepariamo il citrato di sodio facendo reagire acido citrico con bicarbonato di sodio. Ora io non ho sotto mano il Cebion e quindi non ho idea se usano acido citrico o tartarico o altro ma di bicarbonato ce n'è di sicuro.
Quindi è il citrato, tartrato o altro che tu ti stai spalmando il faccia e che provoca la reazione.
Inoltre, non sono affatto d'accordo con la tesi secondo cui l'effetto antiossidante duri tre giorni. Purtroppo la vitamina C è instabilissima ed infatti molti provano a metterla nelle creme ed in altri cosmetici ma dopo un paio di mesi non ce n'è più traccia. Quindi a mio avviso l'effetto antiossidante dura qualche ora, non di più ma se ci sono prove provate che dura dei giorni mi piacerebbe vederle.

 

Domanda

Puoi dirci per favore qual'è la percentuale a grandi linee di ACEF per fare una buona crema vitaminica per il viso? In commercio mi pare di aver capito che sono all'1% anche le più costose ma mi sembra una percentuale troppo piccola perchè l'apporto giornaliero non è neanche in microgrammi

Risposta

La mia opinione è che spesso le quantità di vitamina introdotta in formula non è affatto proporzionale all'effetto più noto di una vitamina. Prendiamo la Vitamina E ad esempio. Probabilmente ne servirebbe pochissima e per via alimentare mentre nelle emulsioni viene usata per una sua caratteristica "secondaria" e cioè che è un potente idratante. 
Infime un mio commento generale: io mi preoccuperei di più della stabilità delle vitamine nei cosmetici piuttosto che della loro quantità. La vitamina C, ad esempio, ne puoi mettere quanta ne vuoi ma dopo poche ore o pochi giorni non c'è più (se non super protetta, ma non è facile). Ha senso allora parlare di quantità utili alla pelle?

 

Domanda

Cosa succede se sciolgo una compressa effervescente di multivitaminico-multiminerale in acqua e la utilizzo per farci una cremina? E' fattibile?O ci son ingredienti che possono dar problemi alla pelle? 
Sarebbe molto comodo, un bel cocktail salutare!Cosa ne pensi? 

Risposta

Confermo che la Vit. C dura pochi minuti all'aria ed è per questo che viene proposta in forma solida da consumare immediatamente dopo la solubilizzazione. 
In tutti i casi il complesso multivitaminico non è da scartare, va beh non avrai la C ma hai tutte le altre. Se poi riesci a metterla in una crema a struttura lamellare (sono delle creme con un riflesso azzurrognolo) anche la Vit. C dura di più di qualche giorno. 

 

Domanda

A questo punto via con la cremina al multivitaminico!
Mi spiegheresti che cos'è una crema multilamellare? 
Risposta

Le emulsioni lamellari sono delle particolari strutture che si ottengono con emulsionanti particolari e con modi di produzione altrettanto particolari. Difficile spiegartelo con il mezzo che abbiamo a disposizione. In poche parole ti posso dire che se la vitamina C si scioglie a livello dei cristalli liquidi (e non solidi) si ottiene una maggior stabilità della vitamina stessa. Tutto qui. 

 

Domanda 

Trovo a riguardo della vit. C questo, " l'acido ascorbico, in quanto additivo, non è assolutamente un conservante, è un antiossidante. Il conservante combatte i batteri, l'antiossidante combatte l'ossidazione. Di solito, in un preparato, l'antiossidante funziona secondo il principio: "mi ossido io per primo così salvo gli altri dall'ossidazione". Ne consegue che l'acido ascorbico in acqua non ha durata, perché si ossida in tempi molto ridotti. E una volta avvenuta l'ossidazione, è probabile che la molecola, anziché svolgere funzioni antiossidanti, funga da pro-ossidante" .Questa affermazione non mi è molto chiara, ti chiedo se questa vitamina non ha durata solo in acqua o anche nelle formulazioni si corre il rischio che diventi pro-ossidante ?

Risposta

La vitamina C è stabile solo in forma secca. Questo dice la mia esperienza. So che alcuni dicono di aver trovato il modo per introdurla in emulsioni ed altri preparati cosmetici, ma a me non è mai riuscito.

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