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  • 04.07.2023

Gli appunti di arimad: come pulire casa in modo sostenibile

Abbiamo detto che arimad, della nostra community, è dotata della capacità di sintesi e quindi, sia per confermare questa qualità che per rendersi utile alla comunità, ha realizzato questa raccolta di appunti che più sintetica non si può!

 

COME LAVARE LA LANA

 

L'ideale è di lavare la lana con detergenti basati su tensioattivi anionici. In realtà queste sostanze imbibiscono poco o relativamente poco la lana e quindi la stressano meno dei tensioattivi non ionici che invece penetrano molto di più nelle fibre.

Da evitare come la peste il sapone perché emulsiona troppo i grassi naturali presenti nella lana e ci sarà una tendenza evidente all'infeltrimento.

Quindi ottima il suggerimento di usare uno shampoo per capelli, anche molto economico andrà benissimo.

 

USO CANDEGGINA DELICATA

La candeggina delicata non deve essere mescolata con il detersivo o con qualcosa di alcalino, PRIMA di venire a contatto con il bucato, la decomporrebbe subito e non sui panni, perderemo il suo potere igienizzante, cioè l’ossigeno che sviluppa. Ma certamente non c’è problema che questo ossigeno si sviluppa nella lavatrice con il bucato, anzi è proprio questo che igienizza!

La precauzione da prendere è di non mischiare direttamente i due prodotti altrimenti l'ossigeno si libera immediatamente senza avere la possibilità di scaricarsi sulle macchie dei tessuti.

Aggiungere la delicata dopo una decina di minuti di lavoro della lavatrice mi sembra l'idea migliore. L'acqua ossigenata troverebbe un ambiente leggermente alcalino che ne favorisce la decomposizione e quindi l'azione sbiancante/igienizzante.

 

TOGLIERE LA PUZZA DI SUDORE DALLA LANA

Per togliere la puzza di sudore dalla lana dovresti usare candeggina delicata e acido citrico. Se la candeggina delicata la comperi al super, basta che tu segua le indicazioni che troverai in etichetta e aggiungi un cucchiaio di citrico. Se invece te la fai da sola, ne dovresti usare due bicchieri da cucina in 5 litri d'acqua assieme ad un cucchiaio di acido citrico.

Lasci in ammollo per due ore e passi al lavaggio come di consueto.

 

PERCARBONATO

 

Per togliere le macchie conviene utilizzare la candeggina delicata con i capi scuri e il percarbonato con i capi chiari (ad alte temperature)

Il percarbonato agisce sui capi come sbiancante solo alle alte temperature (sopra i 50°C) a meno che non contenga un attivatore (TAED). Se non contiene un attivatore, alle basse temperature è uno spreco.

Più è elevata la temperatura più sbianca.

Se invece è un composto che contiene anche TAED allora la temperatura di attivazione si abbassa di molto fino a funzionare anche a 20°C.

A molti il TAED non piace molto ma io, vedendone i dati di biodegradabilità e di tossicità per gli organismi acquatici dico che inquina di più la produzione dell'acqua calda.

Il percarbonato serve per una ulteriore categoria di macchie, quelle colorate: pomodoro, caffè eccetera.

Se usi detersivi ecobio è probabile che il percarbonato sia già contenuto nel prodotto ed aggiungerlo credo sarebbe un po' uno spreco.

 

PULIZIA FORNO

 

Si prendono 100 grammi di cenere da legno, si mettono in un litro d'acqua e si lascia una notte a maturare. Trascorso questo tempo si filtra su calza (dismessa) di nylon. Si raccoglie questa soluzione a cui devono essere aggiunti 4 cucchiai di detersivo liquido per piatti a mano. Si mescola il tutto e basta.

Adesso passiamo allo strumento di applicazione: si prende un vecchio erogatore di lavavetri, si ricopre l'ugello di uscita del liquido con un pezzettino di calze di nylon (quella usata per filtrare). In questo modo quando il liquido passa attraverso le maglie della calza farà una bella schiuma che avrà lo scopo di appiccicare il prodotto non solo sul fondo e pareti del forno ma anche sulla parte superiore.

Per sporco poco cotto basta distribuire il prodotto e lasciare a riposo per un'ora. Se lo sporco è più tenace è opportuno applicare il prodotto a forno tiepido lasciando agire per tutta la notte. Al mattino si toglie con carta o spugna.

La cenere di pellet non va bene, ci sono molti metalli pesanti, ci vuole proprio il legno.

Perché funziona? Perché la cenere è ricca di alcali e di potassa caustica in particolare. L'alcalinità e probabilmente altre sostanze presenti, rendono anche una semplice soluzione acquosa super efficace. Se poi la rendi schiumosa ed aderente alle pareti, hai il top.

 

SAPONATA (ovvero il Marsiglia sciolto in acqua)

 

  • prendi il normale sapone Marsiglia
  • con la normale grattugia ne grattugi 100
  • prendi un contenitore e metti 820 Gr di acqua + 80 Gr di alcool (va bene anche quello rosa) + i 100 Gr di sapone
  • lo tieni in ammollo per una notte. Il mattino dopo lo metti sul fornello a bagno Maria e giri fino allo Quella è la tua Saponata che puoi utilizzare per il tuo bucato e non va a male.

 

FUGHE NERE IN BAGNO

 

Le righe nere, particolarmente visibili tra una mattonella ed un altra, sono colonie di un micete, l' Aspergillus Niger. E' un fungo che respirato, non fa bene.

La soluzione è questa: si spruzza sulla parete che si vuole sbiancare, una soluzione di soda solvay, diciamo al 20% in acqua. La si lascia agire e asciugare. Poi si passa all'acqua ossigenata al 8% (circa 20 volumi) che deve essere spruzzata sulla medesima superficie. L'acqua ossigenata è stabilizzata in ambiente acidulo e quando incontra la solvay viene alcalinizzata e funziona al 100%. Le fughe tra le mattonelle diventeranno un ricordo. Ma non è che questo trattamento dia un risultato a tempo indeterminato, fra qualche mese dovrai, forse, ripetere l'operazione. Ma siccome costa poco e funziona tanto, non penso sia un problema.

 

PULIZIA TAPPETI

 

Mescola metà terre de Sommièrs (venduta in Francia, è un'argilla acquistabile su web) e metà percarbonato.

Prendi questa polvere, la metti in un setaccio (o prendi un sacchetto per il pane e ci fai un tot di forellini) e poi te ne vai avanti e indietro sopra il tappeto in modo da distribuire la polvere il più omogeneamente possibile. Se vuoi e se prometti di non intossicarti con le polvere che eventualmente si genera, puoi anche passare una spazzola in modo da far penetrare bene il preparato.

Ti prendi un'ora di pausa e poi aspiri il tutto.

 

PULIRE FRIGGITRICE

 

Acqua calda con della soda solvey disciolta con aggiunta di detersivo piatti se dopo il risciacquo resta odore di unto puoi provare ad usare la candeggina autoprodotta al 7% mettendone un poco sulla spugnetta dei piatti insieme al detersivo piatti quindi strofinare su tutte le parti da pulire, lasciare agire una decina di minuti poi lavare con acqua, quest'ultimo passaggio lo uso per togliere la puzza di pesce dagli attrezzi usati in cucina per cuocere il pesce, ATTENZIONE usa i guanti per fare questi lavaggi.

 

IMPACCHI LATTE PER CAPELLI

 

Lavo i capelli normalmente, sciacquo, poi verso il latte, tengo in posa e faccio asciugare, poi risciacquo. Preferirei l'asciugatura naturale ma anche un po' di phon e lasciare solo la parte finale all'asciugatura naturale, può andare bene. Il motivo è semplice: le proteine del latte hanno bisogno di tempo per andare in cerca dei “buchi” cheratinici e infilarvisi dentro “stuccando” il capello stesso. Se i capelli sono umidi la proteina si muove liberamente mentre all'asciutto rimane lì dov'è.

 

 

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